La verità sui fondi del Pnrr: Gentiloni svela i retroscena di Conte e dell'algoritmo
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La verità sui fondi del Pnrr: Gentiloni svela i retroscena di Conte e dell’algoritmo

Paolo Gentiloni

Paolo Gentiloni svela i retroscena sull’assegnazione dei fondi del Pnrr, affermando che è stato un algoritmo a decidere.

Paolo Gentiloni, commissario all’economia dell’Unione Europea, ha chiarito la verità sull’assegnazione dei fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr). Contrariamente alla narrazione dell’ex premier Giuseppe Conte, i finanziamenti non sono stati frutto di negoziati politici. Gentiloni, in un’intervista riportata nel libro “Nelle vene di Bruxelles” e dal Corriere della Sera, ha spiegato che “le quote di finanziamento sono state determinate da un algoritmo ideato e definito da due direttori generali olandesi“. Come riferito da affaritaliani.it

Giuseppe Conte
Giuseppe Conte

Algoritmo e fondi del Recovery: come sono stati distribuiti

Nel luglio 2020, l’assegnazione dei 750 miliardi di euro del Recovery Fund ai Paesi dell’Unione Europea non è stata stabilita tramite negoziati tra i capi di governo, ma attraverso un algoritmo. Questo algoritmo, sviluppato da due funzionari della Commissione Europea, ha considerato criteri come il numero delle vittime del Covid-19 e i danni economici causati dalla pandemia. Come riferito da affaritaliani.it

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Gentiloni ha sottolineato che “non è vero che abbiamo conquistato un sacco di soldi“. L’Italia, infatti, è il settimo Paese in termini di rapporto tra fondi ricevuti e Pil. Altri Paesi, come la Spagna e la Croazia, hanno ottenuto proporzionalmente di più. Come riferito da affaritaliani.it

La narrazione di Conte e la realtà dei negoziati

L’ex premier Giuseppe Conte ha spesso rivendicato il merito di aver assicurato all’Italia un’ingente somma di fondi europei. Tuttavia, secondo Gentiloni, tale merito è in parte una costruzione retorica. Un negoziato c’è stato, ma riguardava principalmente la divisione tra aiuti a fondo perduto e prestiti e la governance del piano. I Paesi frugali, guidati dall’Olanda, volevano che la maggior parte dei fondi fosse erogata come prestiti e insistevano per mantenere un diritto di veto sul rilascio delle varie tranche di finanziamenti. Come riferito da affaritaliani.it

Nonostante la mancanza di meriti esclusivi nella distribuzione dei fondi, la diplomazia italiana ha avuto un ruolo cruciale nei negoziati sulla governance del Pnrr. La tenacia della diplomazia italiana ha infatti impedito che i Paesi frugali ottenessero il diritto di veto. Garantendo una gestione più equa e flessibile dei fondi europei.

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ultimo aggiornamento: 20 Maggio 2024 10:49

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